Difficile spiegare in maniera diretta, semplice ed essenziale come e quando scatta la scintilla; quella passione, quell'amore per la musica che ti fa capire che ne fai parte e lei fa parte di te!
Shel Shapiro lo descrive esattamente cosi' in un paragrafo del suo libro 'IO SONO IMMORTALE':
"Il Seme della Violenza"
Il 'Rock 'n Roll' vero e proprio era invece nato un bel po' prima: direi in un momento imprecisabile degli anni '50. Tanti aneddoti e tanti artisti avrebbero il diritto d'accaparrarsene la paternita'. A me personalmente viene da collegare il punto di partenza di quell'epidemia epocale alla meta' degli anni '50 e alla cometa di Bill Haley.
Camminando per Regent Street, a Londra, spalle a Piccadilly Circus, sulla destra c'era un cinema che si chiamava Trocadero - adesso e' diventato un centro commerciale (uno dei tanti segni attraverso i quali si manifesta il progresso).
Era domenica. Correva l'anno 1956.
Erano partiti i titoli del film, che si chiamava Il seme della violenza (The blackboard Jungle): una pellicola considerata oggi una pietra miliare della cinematografia. Pero' forse quel film avrebbe meritato di passare alla storia per un altro motivo e cioe' per il fatto che la sua colonna sonora, con Bill Haley, Little Richard e tanti altri giovani artisti, aveva letteralmente finito per centrifugare ogni singolo neurone a ogni singolo spettatore. Quel pomeriggio, infatti, tutti quanti, in sala, avevano cominciato a dimenarsi come ossessi davanti allo schermo, occupando i corridoi, sbucando da ogni dove, ballando sulle poltrone. In quel momento era stato fischiato il calcio d'inizio del Rock 'n' Roll.
Ci furono ferimenti, svenimenti, forse qualche atto di vandalismo. Era comunque fatta, la biglietteria di quel cinema aveva funzionato da spartiacque tra un Prima e un Poi senza ritorno: quella musica era scesa fino a eccitare l'identita' sessuale di ciascuno di noi, risputandola fuori in una specie di elettroshock convulso e improvviso. E li', in mezzo a quei ragazzini, in ottava fila, c'ero anch'io.
"Shake it babe, shake it!" era il Nuovo Verbo, al modo imperativo. Little Richard, Chuck Berry, Ray Charles, Buddy Holly: una nuova vertigine di suoni mai uditi prima.
Come se non bastasse, nello stesso periodo, a Memphis, una citta' a cavallo tra il Tennessee e il Mississippi, stava sbocciando Sua Maesta' Elvis The Pelvis. Poi arrivo' quello che sarebbe diventato il mio idolo: Mr Jerry Lee Lewis. Ultrafatto di sesso e alcool. Le sue canzoni erano tutto uno "Shake it, baby, shake it" ("Dimenalo, baby, dimenala").
Decidete voi che cosa.
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